L’ASPRA VICISSITUDINE
Bruno Mancini
Segni tutte le poesie
L’ASPRA VICISSITUDINE
L’aspra vicissitudine
è vinta
con uno e con tanti meriggi di giugno.
Forse volarono rondini
simili a gazze, e foglie di verde virile frescura
gettando un’ombra fuggita
ancora non lieta
tra duro cemento e tufo
chiesero i termini
a barche limpide
– navigli inutili –
Lo schianto vero
della sirena:
Ulisse mitico e fabbrica,
in terra di fuochi e di vulcani.
Non dico il tuo nome.
Così mentre ancora bugiarda è l’ora,
di poco bugiarda,
sorride infine
per sempre e una volta,
stanco di nubi e di ricordi
un mito fermo
a vincere l’attesa.
L’ASPRA VICISSITUDINE
I TUOI OCCHI
IO ERO UNA BESTIA RARA
SOCCHIUDIAMO LE PORTE
LA ZINGARA PARLA
TRE QUASI POESIE PER IGNAZIO
TEATRO
DISSERTAZIONI
SONETTO NOTTURNO
UN’OMBRA
LA NOTTE È FINITA
SCOPRIRONO
EUTANASIA
TEMPO
EQUIVOCO
POVERO AMORE MIO
SPIGOLO
UNA STORIA DI TROPPO
L’INGANNO DI IGNAZIO
Bruno Mancini
Segni
DILA APS
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