Per Aurora – volume primo – L’appuntamento capitolo 3

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Per Aurora – volume primo – L’appuntamento capitolo 3

L’appuntamento capitolo 3

Per Aurora

volume primo

CAPITOLO TERZO

La mia memoria è talmente forte, precisa, puntigliosa, che riesce a diventare oppressiva fino al punto da farmi apparire presuntuoso e scostante. è talmente radicata in me che si annida in ogni cellula, si acquatta per presentarsi in tutte le occasioni con precisione indiscutibile.

è difficile ricostruire, ed è anche improbo credo affrontare, in poche pagine, perché poche me ne ho concesso, le sbavature delle collocazioni di… chiamiamoli momenti, sistemandoli in un insieme ordinato, datato, consequenziale; e ciò specialmente durante un incontro con altri protagonisti di quei noccioli di vita.

Se il portone nel mio ricordo era giallo, forse, ma non lo giurerebbe, per mio fratello era verde, e se lo chiedessi al vecchio (è ancora vecchio?) portiere lui non mostrerebbe titubanze nell’asserire che era sempre stato un antico portone grigio e polveroso. I miei ricordi, non so quali, ma forse tutti, ho imparato a non confrontarli con le ricostruzioni di altri, siano pure più precise dettagliate e meno superficiali delle mie per emotività di partecipazione o solo per maggiore curiosità nei confronti dei particolari.

Guardando il mio album di fotografie mi piace soffermarmi sulle immagini che il tempo invasivo ha modificato, sia nella scala cromatica, sia nei dettagli.

è questo uno dei rari casi in cui la petulante memoria che mi perseguita non riconosce per certi i suoi ricordi.

Con lo stesso criterio, volendo scegliere il punto di partenza per la descrizione di questa storia, ho privilegiato illuminare, nella collezione di immagini retrospettive che ho sempre celato con insopportabile gelosia, ponendolo in prima pagina, primo rigo, prima parola, il momento, sbiadito dagli anni, da cui l’appuntamento avrebbe avuto origine. Con la precisa ricostruzione delle poche frasi scambiate, ora aggiungo, senza che si rivolgessero neppure uno sguardo. Come se ciascuna di esse fosse stata parte di un mistico soliloquio, invece che costituire il tenero grimaldello ideato dalla semplicità dell’infanzia per consentire che si accostassero e si conoscessero. Sul gradino del vecchio cancello di ferro battuto della villa da tempo abbandonata, i ciottoli e la polvere venivano smossi disordinatamente dal tamburellare dei loro zoccoli di legno, quasi con un effetto di nuvole di autunno.

Alle figurine rappresentanti i calciatori della squadra campione, lui fingendo (ingenuo), diceva di saper andare in bicicletta; alla sua bambolina di pezza lei (che aveva già capito tutto), raccontava di essere magra con gli occhi grigi e i capelli biondi.

I pantaloncini corti fino al ginocchio, di una stoffa a strisce tra l’indaco e il celeste, gli lasciavano scoperti graffi, escoriazioni, bitorzoli, e tutti i segni recenti di corse tra i canaloni di lava eruttiva, arrampicate sugli alberi di agrumi, cadute dalla bicicletta e chi sa di quante altre imprudenze. Continuarono con semplicità:

Lui «Tu come ti chiami?»

Lei «Ti sei fatto male?»

Lui «Sì. Tu come ti chiami?»

Lei «Ci metto un poco di polvere medicina?»

Lui «Sì. “Carmela”?»

Lei «Brucia?»

Lui «Sì. “Sonia”?»

Lei «Adesso passa tutto.»

Lui «Basta. Ti chiamo Susanna. Non mettere più polvere.»

Lei «Ed io… ti chiamo Lucio.»

Lui «Perché?»

Lei «Perché non mi piace Pasquale e non mi piace Gino.»

Pur immersa nella stessa vita, cortile, scuola, amici, giochi, consuetudini, principi, la loro infanzia passò lasciando a traccia di una quotidiana vicinanza soltanto una scia di biglie colorate ma nessuna perla, qualche gorgheggio ma nessun acuto.

Distratti.

 

Per Aurora volume primo di Bruno Mancini

Racconti
L’APPUNTAMENTO
VASCO E MEDEA

L’appuntamento capitolo 3

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Così o come.

L’Appuntamento

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Vasco e Medea

Parte prima

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Parte seconda

Capitolo A

Capitolo B

Capitolo C

Capitolo D

Capitolo E

Capitolo F

Capitolo G

Capitolo H

Capitolo I

Capitolo dopo fine

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Per Aurora volume primo
By Bruno Mancini
Paperback EUR 14.00

Alla ricerca di belle storie d’amore, racconti e poesie ambientate nella splendida Isola d’Ischia.

“Gli mostrai il graffio.
Lui lo coprì con la grande mano per un attimo, poi prese a coccolarlo con le dita che formavano sentieri di brividi sulla mia pelle, nel nuovo gioco di un morbido girotondo tra le crepe ed i cespugli, le grotte ed i ruscelli della mia intimità…”

Details
Publication Date Sep 2, 2006
Language Italian
ISBN 9781409278405
Category Fiction
Copyright All Rights Reserved – Standard Copyright License
Contributors By (author): Bruno Mancini

Specifications
Pages 93
Binding Perfect Bound
Interior Color Black & White
Dimensions A5 (5.83 x 8.27 in / 148 x 210 mm)
Keywords Bruno Racconti Ischia Amore Storie

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Image of Author Bruno Mancini

About Bruno Mancini
Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” Ideatore premio internazionale “Otto milioni” (sezioni poesia, arti grafiche, video, articoli) Redattore Il Dispari – Eudonna – Il Sextante

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Brevi commenti amichevoli:

“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”

“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”

“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”

“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”

“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”

“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”

DILA

Premi Otto milioni

 

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