Per Aurora – volume primo – Vasco e Medea – Parte prima – Capitolo 3
Vasco e Medea – Parte prima – Capitolo 3
Parte prima
Capitolo terzo
Quale è la verità?
D’onde (da onde = da dove) ha inizio lo sberleffo a quanto intenzionalmente si intende insabbiare affinché possa, scheggiando la patina di cinica manipolazione lessicale,
Voglio ronzare intorno a «finzione e realtà»:
Vasco e Medea sono accumulabili se, guardando al di là delle azioni che ne hanno caratterizzato i rispettivi percorsi, si dà rilievo alla forza il cui condizionamento ermetico ed invasivo ha estremizzate aspirazioni, desideri, e contrasti iniziali.
LA VOGLIA DI STUPIRE (determinante nel seguito del racconto).
Molti, i normali, tendono a piacere, ad essere considerati, ad agire in modo da ricevere favorevole accettazione. Hanno ambizione di essere riconosciuti abili, se non onesti, spiritosi, affidabili, oppure intraprendenti, finanche cinici e prudenti, nella maniera più normale (semplice) possibile.
Sanno che pochi risparmiano una buona azione nei
confronti di persone tranquille o bisognose, e che ancora meno sono coloro i quali prendono le distanze da furbi travestiti da umili.
Vasco no.
Medea no.
Loro vogliono catturare la preda viva di fronte alla sfida.
Loro come Ignazio.
Un toro accecato dallo stupore.
Vorrei abituarvi a leggere come pensate.
«Cialtrone.»
In maniera disarticolata arruffona ripetitiva.
Non ho scritto: “come parlate”, non voglio, ripeto, abituarvi (dovrei scrivere “che vi abituaste”)… «Cacata ciclopica.»
… abituarvi a leggere non come parlate che è tutta un’altra cosa, ma come pensate.
Il primo periodo del capitolo terzo è rimasto sospeso. «Rimasto?»
Sì l’ho lasciato privo di conclusione poiché… «Perché?»
- sì perché sì…
- sì…
- si avvicinava…
- si proponeva…
- diventava…
- stava diventando…
- ormai era un periodo scritto.
E mi occorrono periodi pensati, per farvi abituare a leggere i pensieri.
Ancora liberi di uscire, voi e loro.
Ultima fermata inferno…
- paradiso…
- Signori si scende.
Totò diceva signori si nasce.
Scorrono nelle case
i volti
falsate riprese
sul palco rosso
del tiranno.Per Aurora volume primo di Bruno Mancini
Racconti
L’APPUNTAMENTO
VASCO E MEDEA
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Dedica – Brevi commenti amichevoli
Così o come.
L’Appuntamento
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Vasco e Medea
Parte prima
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Parte seconda
Capitolo A
Capitolo B
Capitolo C
Capitolo D
Capitolo E
Capitolo F
Capitolo G
Capitolo H
Capitolo I
Capitolo dopo fine
Per Aurora volume primo e-book
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Per Aurora volume primo
By Bruno Mancini
Paperback EUR 14.00
Alla ricerca di belle storie d’amore, racconti e poesie ambientate nella splendida Isola d’Ischia.
“Gli mostrai il graffio.
Lui lo coprì con la grande mano per un attimo, poi prese a coccolarlo con le dita che formavano sentieri di brividi sulla mia pelle, nel nuovo gioco di un morbido girotondo tra le crepe ed i cespugli, le grotte ed i ruscelli della mia intimità…”
Details
Publication Date Sep 2, 2006
Language Italian
ISBN 9781409278405
Category Fiction
Copyright All Rights Reserved – Standard Copyright License
Contributors By (author): Bruno Mancini
Specifications
Pages 93
Binding Perfect Bound
Interior Color Black & White
Dimensions A5 (5.83 x 8.27 in / 148 x 210 mm)
Keywords Bruno Racconti Ischia Amore Storie
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Image of Author Bruno Mancini
About Bruno Mancini
Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” Ideatore premio internazionale “Otto milioni” (sezioni poesia, arti grafiche, video, articoli) Redattore Il Dispari – Eudonna – Il Sextante
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Brevi commenti amichevoli:
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
DILA
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Vasco e Medea – Parte prima – Capitolo 3
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