Per Aurora – volume primo – Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo C

Grazie!

Per Aurora – volume primo – Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo C

Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo C

Parte seconda

Capitolo C

Il termine profanare è sempre stato inteso con riferimenti di sacralità.

Religiosa, umana, storica, una chiesa, un monumento, una ingenuità, una genuinità, il mio ricordo, il tuo sentimento,

<Profanare il secchio dell’immondizia è possibile.>

Il nostro ideale, la loro stima, la banca, la banca no, la banca si svaligia.

E la valigia?

La banca è una valigia e la valigia non si svaligia, si profana. Avete seguito il pensiero?

<Breve preambolo per capire se il verbo profanare può essere riflessivo.>

<Se è lecito dire “Voleva profanarsi”.>

Lecito è lecito, coerente non so.

Comunque non è la coerenza che mi intriga.

Profanare se stessi è profanare?

Mi mangio un panino.

No!

Mangio un panino.

Mi mangio una mano.

ANCORA DI PIÙ NO!

Mangio una mano.

Anche se la mano è la mia?

Mangio una mia mano.

Mi profano.

No!

Profano la mia…

… il mio…

Profanare senza invadere, introdurre, inserire dall’esterno non ha senso.

Allora come faccio a profanarmi?

Introdurre, invadere, inserire dall’esterno, per esempio, qualcosa nella mia bocca potrebbe essere una profanazione.

Se l’azione la compio io in qualche modo, è lecito (lecito?) considerarla una profanazione?

Dovrei essere estraneo nel senso di entità diversa da me stesso.

Mi mordo la coda.

Mi chiudo in un angolo cieco (vicolo cieco) per non lasciare le parole al loro significato plausibile accettato corrente indiscusso, le parole si ribellano mi aggrediscono mi chiudono in un angolo e non mi lasciano dire che Medea voleva profanarsi.

Oltre la vendetta.

Senza dolcezza e senza violenza.

Come svuotare un secchio di immondizia.

Quando

un giorno avrai uno specchio

 avrai due occhi

per ascoltare una canzone

in solitudine

Ah! Vasco

dimmi quel posto.

Io vengo.

Uhh Uhh Uhh.

Per Aurora volume primo di Bruno Mancini

Racconti
L’APPUNTAMENTO
VASCO E MEDEA

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Vasco e Medea

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Capitolo 1

Capitolo 2

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Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

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Per Aurora volume primo
By Bruno Mancini
Paperback EUR 14.00

Alla ricerca di belle storie d’amore, racconti e poesie ambientate nella splendida Isola d’Ischia.

“Gli mostrai il graffio.
Lui lo coprì con la grande mano per un attimo, poi prese a coccolarlo con le dita che formavano sentieri di brividi sulla mia pelle, nel nuovo gioco di un morbido girotondo tra le crepe ed i cespugli, le grotte ed i ruscelli della mia intimità…”

Details
Publication Date Sep 2, 2006
Language Italian
ISBN 9781409278405
Category Fiction
Copyright All Rights Reserved – Standard Copyright License
Contributors By (author): Bruno Mancini

Specifications
Pages 93
Binding Perfect Bound
Interior Color Black & White
Dimensions A5 (5.83 x 8.27 in / 148 x 210 mm)
Keywords Bruno Racconti Ischia Amore Storie

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About Bruno Mancini
Presidente Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” Ideatore premio internazionale “Otto milioni” (sezioni poesia, arti grafiche, video, articoli) Redattore Il Dispari – Eudonna – Il Sextante

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Brevi commenti amichevoli:

“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”

“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”

“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”

“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”

“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”

“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”

DILA

Premi Otto milioni

Vasco e Medea – Parte seconda – Capitolo C

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