Antonella Di Massa suicidata?

Antonella Di Massa suicidata?

Per la serie

Esopo news

Antonella Di Massa suicidata?

Trovato senza vita il corpo di Antonella di Massa, la donna di 51 anni ricercata da oltre 10 giorni (dal 17 febbraio) sull’isola d’Ischia.

Lo annunciano i responsabili della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” che si accollano il merito di averne ritrovato il corpo a poche centinaia di metri dal luogo dell’ultimo avvistamento.

Antonella Di Massa suicidata?

Antonella Di Massa suicidata?

Antonella Di Massa suicidata?

Antonella Di Massa suicidata?

Antonella Di Massa suicidata?

Grande sconforto per le inutile ricerche effettuate durante tutti questi lunghi e tanti giorni, utilizzando uomini, cani molecolari, elicotteri speciali e mezzi di ricerca tra i più sofisticati attualmente disponibili.

Tutte le ulteriori informazioni verranno diffuse nella prossima puntata della nota trasmissione televisiva.

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Antonella Di Massa suicidata?

Trovato senza vita il corpo di Antonella di Massa, la donna di 51 anni ricercata da oltre 10 giorni sull’isola d’Ischia.

Secondo quanto scrive l’agenzia ANSA, dai primi accertamenti sul cadavere della donna sarebbe emerso che la donna è morta non più di 24 ore fa.
E se avesse chiesto aiuto spirituale al Clero della Chiesa di Santa Maria di Montevergine a Succhivo? Don Vincenzo Fiorentino?
DagoSpia.it afferma che dal primo esame medico-legale sul corpo «non avrebbe ci evidenti segni di violenza», ma aggiunge che gli inquirenti hanno trovato anche delle ecchimosi forse compatibili con una caduta, oppure con delle percosse.

La salma di Antonella Di Massa è stata restituita alla famiglia essendo terminato l’esame autoptico effettuato dai patologi del II Policlinico di Napoli.

Un tubo di gomma, una busta di plastica e un contenitore di liquidi sono gli oggetti trovati nella adiacenze del cadavere.

Gli investigatori non hanno accantonata l’ipotesi dell’omicidio e neppure sono convinti che Antonella non abbia trovato rifugio nelle vicinanze durante i tanti giorni in cui è stata ricercata da un ingente spiegamento di uomini e mezzi.

Dalla telecamera della parte laterale della Chiesa di Santa Maria di Montevergine a Succhivo non pare siano state registrate altre immagini dopo quelle che la ritraggono in cammino verso il luogo del ritrovamento distante pochi metri.

Purtroppo ci sono stati anche casi di “Santoni” (come l’intervistato nel video che segue del quale non conosciamo il nome né la qualifica) che non solo hanno detto enormi fandonie ma hanno anche depistato notevolmente le indagini.

https://youtu.be/90ray8DnojY?si=30ZW0H_M_S5t3wNY

E così, sia nella ipotesi del suicidio e sia in quella dell’omicidio, le ricerche del suo rifugio e/o del suo assassino andranno limitate alla zona compresa tra la Chiesa e il luogo del ritrovamento.

Con la decisione da parte della famiglia di provvedere alla cremazione della salma (che avverrà domani 5 marzo) si pongono le premesse per impedire qualsiasi accertamento successivo all’esame autoptico, già effettuato, del quale, fino ad ora, non sono state rese pubbliche le conclusioni.

Quindi, anche ammesso che dall’esame autoptico sia stato stabilito con la massima precisione l’ora del decesso e la modalità suicidio / omicidio (utopia!), qualunque ulteriore indagine eventualmente necessaria / indispensabile per contestare responsabilità a chiunque sia venuto in contatto con Antonella Di Massa durante i tanti giorni della sua scomparsa, saranno IMPOSSIBILI.

Non avevano affermato che lei era MOLTO religiosa?

Perché è stata privilegiata e resa possibile tale decisione?

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Insulsi cervelletti face = santa inquisizione

Insulsi cervelletti face = santa inquisizione

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Esopo news

Insulsi cervelletti face = santa inquisizione

Pensavamo di esserci definitivamente liberati della santa inquisizione, ma un tizio dal nome impronunciabile ha creato una struttura societaria che ha inventato alcuni insulsi cervelletti i quali, mistificando ottusamente la realtà, si ergono a paladini di principi morali dei quali non hanno alcuna comprensione.

La censura senza limiti, incomprensibile, diffamante e strutturata in maniera segreta accoglie i nostri scritti qualificandoli lesivi del vivere civile tanto che vanno trattati come istigazioni o sostenitori della violenza estrema.

Eppure nei casi che ci vedono coinvolti si tratta di poesie CONTRO la guerra e di riflessioni CONTRO le malefatte di origine dittatoriali!

Questo terrificante, offensivo, insulso ecc. avvertimento

è riferito alla pagina web

La pazienza è finita

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Luciano Somma bacchetta i selezionatori del Festiva di San Remo

Luciano Somma bacchetta i selezionatori del Festival di San Remo

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Esopo news

Luciano Somma bacchetta i selezionatori del Festival di San Remo

Nei giorno scorsi. Luciano Somma, emerito e pluri premiato poeta e paroliere napoletano, che collabora, praticamente da sempre, con la nostra Associazione di promozione Sociale “Da Ischia L’Arte DILA APS, e che è un prezioso autore di numerosi articoli pubblicati sulla pagina culturale del quotidiano IL DISPARI della quale curiamo la redazione, ha invitato i suoi amici ad una serie di riflessioni che non abbiamo remore a condividere al 100% e che desideriamo offrire alla vostra valutazione..

Luciano Somma ha scritto:

“SORRISI & CANZONI ha pubblicato i testi partecipanti al Festival di San Remo 2024 tra i quali “I p’ me, tu p’ te” [che troverete in versione integrale nel box qui a fianco].

Sorvolando sui fatti che il brano è stato firmato da 8 tra autori e compositori (di D. Simonetta – P. Antonacci – E. Palumbo – M. Zocca – D. Simonetta – G. Petito – D. Totaro – F. D’Alessio) e che diversi editori hanno preso in carico la canzone (Ed. Eclectic Music Publishing/Thaurus Publishing/Golden Boys/ Nuova Nassau/Music Union/Management33 Music/ Wonder Manage/Studio Uno Sound – Milano), la cosa che meraviglia non poco è che la giuria selezionatrice abbia potuto accettare un testo certamente scritto da chi ignora che il Napoletano è una lingua, che ha le sue regole grammaticali, sintattiche, fonetiche, e che non si scrive come si parla!

Peggio ancora se tra selezionatori troviamo Amadeus che ha la moglie Napoletana!

Oltre ad avere una tematica per nulla originale, ed in moltissimi passaggi incomprensibile, è scritto come si parla, manca di vocali, accenti, aferesi, chi l’ha scritto non sa come si scrive la LINGUA NAPOLETANA.

Strano anche che nessuno, giornalisti compresi, abbia sottolineato la difettosità di quanto proposto.

Il fatto è grave perché la lettura dello scritto è diseducativa, non dimenticando che si tratta d’una competizione Internazionale, e chi legge può incappare nell’errore che sia corretta, essendo le frasi ufficializzate.

Mi farebbe piacere una nota al riguardo.

Saluti

LUCIANO SOMMA”


“I p’ me, tu p’ te” – Geolier – Testo
di D. Simonetta – P. Antonacci – E. Palumbo – M. Zocca –
D. Simonetta – G. Petito – D. Totaro – F. D’Alessio
Ed. Eclectic Music Publishing/Thaurus Publishing/Golden Boys/ Nuova Nassau/Music Union/Management33 Music/ Wonder Manage/Studio Uno Sound – Milano
Nuij simm doije stell ca stann precipitann
T stai vestenn consapevole ca tia spuglia
Pur o’mal c fa ben insiem io e te
Ciamm sprat e sta p semp insiem io e te
No no no comm s fa
No no no a t scurda
P mo no, no pozz fa
Si ng stiv t’era nvta
A felicità quant cost si e sord na ponn accatta
Agg sprecat tiemp a parla
Nun less pnzat maij
Ca all’inizij ra storij er gia a fin ra storij p nuij
O ciel c sta uardann
E quant chiov e pcchè
Se dispiaciut p me e p te
Piccio mo sta iniziann a chiovr
Simm duij estranei ca s’incontrano
E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto
E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu pe’te
Tu m’intrappl abbraccianm
Pur o riavl er n’angl
Comm m può ama si nun t’am
Comm può vula senz’al, no
È passat tantu tiemp ra l’ultima vot
Ramm natu poc e tiemp p l’ultima vot
No, no no no comm s fa
No no no a t scurda
P mo no, no pozz fa
Nun less pnzat maij
Ca all’inizij ra storij er gia a fin ra storij p nuij
O ciel c sta uardann
E quant chiov e pcchè
Se dispiaciut p me e p te
Piccio mo sta iniziann a chiovr
Simm duij estranei ca s’incontrano
E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto
E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
Sta nott e sul ra nostr,
Si vuo truann a lun a vac a piglia e ta port,
E pur si o facess tu nun fuss cuntent,
Vuliss te stell, vuless chiu tiemp cu te.
Piccio mo sta iniziann a chiovr
Simm duij estranei ca s’incontrano
E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto
E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te
I p’me tu p’te

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83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 83 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita endocrinologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

83 giorni per una visita endocrinologica

83 giorni per una visita endocrinologica

 

69 giorni per una visita fisiatrica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 69 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita fisiatrica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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 Bruno Mancini

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

 

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69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

69 giorni per una visita fisiatrica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 69 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita fisiatrica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

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Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

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 Bruno Mancini

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

 

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121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 121 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita ecodoppler venoso, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

121 giorni per una visita ecodoppler venoso

125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

 

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Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Per la serie

Esopo news

Poiché sono criminalmente vigliacchi come gli altri,

non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Israele 1
Genocidio in corso: io ho già firmato.
La pazienza è finita!

È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

presidente@pec.governo.it

meloni_g@camera.it

carlo.calenda@senato.it

info@antoniotajani.it 

info.italyun@esteri.it

sa.menichelli@governo.it

conte_giuseppe@camera.it

segrcd@governo.it

uscm@palazzochigi.it

ucm@governo.it

gabinetto.vicepresidentesalvini@governo.it

Ecco il testo.

Nel corso degli ultimi due mesi e mezzo, le forze israeliane hanno ucciso più di 29.000 civili in Palestina, tra cui oltre 11.000 bambini.

Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo al genocidio in corso e per chiedere urgentemente il vostro aiuto nell’incoraggiare una cessazione immediata delle ostilità e l’invocazione della Convenzione sul Genocidio senza ulteriori indugi.
La Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, rappresenta uno strumento legale indispensabile per prevenire e sanzionare atti di genocidio.
La Convenzione sul Genocidio, sancita dal diritto internazionale e vincolante per tutti gli Stati firmatari, esige risposte immediate e inequivocabili alle situazioni di genocidio, sia per imperativi morali che per mandato legale.
Gli sforzi diplomatici per far rispettare il diritto internazionale e porre fine al genocidio del popolo palestinese sono risultati infruttuosi.
La mancata copertura completa da parte dei media occidentali delle atrocità, unita alla diffusione di disinformazione, è profondamente allarmante.
La manipolazione intenzionale da parte dei leader politici, pericolosamente vicina all’incitamento al genocidio, richiede una condanna urgente e inequivocabile.

Questa urgenza è ulteriormente sottolineata dal triste bilancio di oltre 100 giornalisti uccisi mentre cercavano coraggiosamente di rivelare la verità.

L’obbligo di responsabilità immediata è essenziale per affrontare questa crisi e garantire giustizia per le voci e le vittime silenziate.
Attualmente, le forze israeliane stanno commettendo attivamente molteplici crimini di guerra, come definito dall’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

Ciò include tattiche come l’impiego di un blocco totale, attacchi diretti intenzionali alla popolazione civile, mirate aggressioni contro ospedali, scuole dell’ONU e ambulanze.

È documentato l’uso di fosforo bianco come arma chimica su infrastrutture civili, così come l’uso di fame e sete come strumenti di guerra.

Stiamo assistendo alla punizione collettiva di due milioni di persone, come definito dall’Articolo 33 comune della Quarta Convenzione di Ginevra e dall’Articolo 4 del Protocollo Aggiuntivo II.

La continua mancanza di responsabilità di Israele per la sua occupazione illegale, l’espansione illegale degli insediamenti e il crimine di apartheid ha portato a una preoccupante escalation della violenza che costituisce crimini internazionali legalmente definiti, tra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Date le gravi circostanze, sollecito urgentemente l’invocazione della Convenzione sul Genocidio e azioni immediate per affrontare la crisi.

La responsabilità di proteggere le popolazioni vulnerabili incombe sulla comunità internazionale, e credo fermamente che i principi delineati nella Convenzione debbano guidare la nostra risposta collettiva.

Negli ultimi mesi, un notevole numero di esperti di conflitti e genocidi ha lanciato l’allarme sul genocidio in corso a Gaza.

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Israele 2
Genocidio in corso: io ho già firmato.
La pazienza è finita!
Seconda parte

È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

presidente@pec.governo.it

meloni_g@camera.it

carlo.calenda@senato.it

info@antoniotajani.it 

info.italyun@esteri.it

sa.menichelli@governo.it

conte_giuseppe@camera.it

segrcd@governo.it

uscm@palazzochigi.it

ucm@governo.it

gabinetto.vicepresidentesalvini@governo.it

Il 13 ottobre 2023, Raz Segal, professore associato israeliano di studi sull’Olocausto e genocidio presso l’Università di Stockton e professore titolare nello studio del genocidio moderno, ha offerto un’analisi delle atrocità a Gaza nell’articolo “Un caso di genocidio”.
Segal ha affermato: “La Convenzione ONU sul genocidio elenca cinque atti che rientrano nella sua definizione. Attualmente, Israele sta perpetrando tre di questi a Gaza.”

Il 15 ottobre 2023, 800 studiosi e professionisti del diritto internazionale, tra cui studiosi dell’Olocausto, hanno emesso un severo avvertimento riguardo a un potenziale genocidio da parte delle forze israeliane contro i palestinesi a Gaza.

Il 19 ottobre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno emesso un avvertimento dichiarando: “Lanciamo l’allarme… c’è anche un rischio di genocidio contro il popolo palestinese.”

Il 27 ottobre 2023, il Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale ha attivato la sua procedura di azione urgente per l’allarme precoce, esprimendo profonda preoccupazione per l’incremento di discorsi di odio razziale e disumanizzazione diretti contro i palestinesi.

Il 28 ottobre 2023, Craig Mokhiber, ex Direttore dell’Ufficio di New York dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha descritto ciò che sta attualmente accadendo a Gaza come “un caso di genocidio da manuale”.

Il 2 novembre 2023, otto Rapporteurs Speciali dell’ONU hanno lanciato nuovamente l’allarme dichiarando: “Restiamo convinti che il popolo palestinese sia a grave rischio di genocidio… Il momento per agire è ora. Anche gli alleati di Israele hanno responsabilità e devono agire ora.”

Il 10 novembre 2023, Omer Bartov, uno dei massimi studiosi mondiali di studi sull’Olocausto e il genocidio, ha avvertito che lo spostamento forzato e la pulizia etnica di solito precedono il genocidio.

Il 24 ottobre 2023, è stato rivelato un documento prodotto dal Ministero dell’Intelligence israeliano, che dettaglia un piano per epurare etnicamente Gaza mediante il trasferimento forzato dei suoi abitanti e la deportazione nella Penisola del Sinai in Egitto.

Il 16 novembre 2023, 36 esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno elevato il rischio da un genocidio potenziale a uno imminente.

Il 17 novembre 2023, la Commissione Internazionale dei Giuristi ha esortato gli Stati a “adempiere ai loro obblighi giuridici internazionali, inclusi in particolare quelli sanciti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 … e adottare misure immediate per prevenire atti di genocidio a Gaza”.

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Non celebrerò mai più la shoah

Il 20 novembre 2023, il Rapporteur Speciale dell’ONU sulla Violenza contro le Donne e le Ragazze ha evidenziato la violenza riproduttiva inflitta dagli israeliani alle donne e ai bambini palestinesi, qualificando queste azioni come violazioni evidenti dei diritti umani e potenziali atti di genocidio secondo il diritto internazionale.

Genocidio in corso: io ho già firmato.
La pazienza è finita!
Terza parte

È stato creato un link automatico su Instagram per inviare una lettera alle seguenti cariche istituzionali per invocare la Convenzione ONU sul genocidio a Gaza.

https://tinyurl.com/invocaConvenzioneGenocidioGaza

presidente@pec.governo.it

meloni_g@camera.it

carlo.calenda@senato.it

info@antoniotajani.it 

info.italyun@esteri.it

sa.menichelli@governo.it

conte_giuseppe@camera.it

segrcd@governo.it

uscm@palazzochigi.it

ucm@governo.it

gabinetto.vicepresidentesalvini@governo.it

Il 1 dicembre 2023, l’ex Procuratore Capo della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo, ha dichiarato: “L’assedio di Gaza di per sé… è una forma di genocidio… Le regole affermano che infliggere condizioni per distruggere il gruppo, questo di per sé è un genocidio. Quindi creare l’assedio di per sé è un genocidio, ed è molto chiaro.”

Il 12 dicembre 2023, la Federazione Internazionale per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione contenente un avvertimento da Alice Mogwe, Presidente della FIDH. “I palestinesi devono sopportare migliaia su migliaia di tragedie inimmaginabili, tutte a livello internazionale.
Questo livello di violenza orchestrata da una forza occupante è genocidio.
Ai leader politici e ai funzionari di alto livello, dobbiamo sottolineare che il sostegno e l’assistenza a Israele sono complici in questo genocidio in corso. Siete stati avvisati.”

Con quanto sopra in mente, vi supplico di dichiarare globalmente le atrocità a Gaza come un genocidio.
Delegare tutti gli uffici per esercitare pressione attiva sugli organi governativi per invocare immediatamente la Convenzione sul Genocidio e fermare le massacri in corso.
Un’azione urgente è imperativa.

Riconoscimento del comportamento genocida israeliano a Gaza; condanna della retorica genocida israeliana; condanna delle atrocità israeliane a Gaza, inclusa la significativa perdita di vite civili e la distruzione delle infrastrutture civili; appello ai Terzi Stati per adempiere ai loro obblighi ai sensi della Convenzione sul Genocidio; appello agli organi dell’ONU (Assemblea Generale, Consiglio di Sicurezza, Consiglio Economico e Sociale e Corte Internazionale di Giustizia) a adottare le misure necessarie ai sensi della Carta delle Nazioni Unite per prevenire e reprimere atti di genocidio; appello ai Terzi Stati di indagare, arrestare e perseguire le persone sotto la loro giurisdizione che potrebbero aver commesso o contribuito ad atti di genocidio contro il popolo palestinese; e appello a tutti gli Stati di adottare misure per evitare la complicità nel comportamento israeliano, incluso il fornire materiali, armi e sostegno economico o diplomatico a un regime responsabile di violenze in corso e sistematiche contro la popolazione palestinese che costituiscono genocidio.

La Convenzione sul Genocidio è stato il primo trattato sui diritti umani adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’9 dicembre 1948, simboleggiando l’impegno della comunità internazionale a dire “Mai più” dopo le atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale. Per Gaza, il “Mai più” è ora.

Con urgenza, vi supplico di unirvi nel prendere posizione contro questa catastrofe in corso. Uniti, è possibile fare la differenza per garantire che la giustizia prevalga per le molte vite innocenti perdute.
Cordiali saluti,
Un cittadino preoccupato

Bruno Mancini

Non celebrerò mai più la shoah

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125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Per la serie

Esopo news

Scempio inqualificabile o forse programmazione criminale?

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

Se qualcuno pensa che non sia un crimine morale, sociale e umanitario fare attendere 125 giorni un cittadino della Repubblica Italiana affinché ottenga l’accesso ad una visita oncologica, allora sarebbe interessante che costui (costoro) lasciasse un commento, debitamente firmato, in calce a questo articolo.

Ovviamente l’invito vale in modo particolare nei confronti dei vertici della politica e della amministrazione sanitaria della Regione Campania ove, come documentato, è in atto lo scempio della principale componente del welfare nazionale, E loro ne sono non solo complici ma anche, in molti casi, gli ideatori e i protagonisti.

Il cancro non si ferma durante i 125 giorni di attesa.

I responsabili di questo scempio dovrebbero essere costretti a verificarlo in maniera diretta.

Vergogna.

Tutti gli altri lettori sono invitati a condividere in ogni  modo questo articolo: GRAZIE!

 Bruno Mancini

125 giorni per una visita oncologica

125 giorni per una visita oncologica

 

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DILA APS – IL DISPARI 2024 Redazione culturale

IL DISPARI 2024 Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI 2024

20240428 DILA APS – IL DISPARI

20240422 DILA APS – IL DISPARI

20240415 DILA APS – IL DISPARI

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20240212 DILA APS – IL DISPARI

20240205 DILA APS – IL DISPARI

20240129 DILA APS – IL DISPARI

20240122 DILA APS – IL DISPARI

20240115 DILA APS – IL DISPARI

20240108 DILA APS – IL DISPARI

20240104 DILA APS – IL DISPARI

DILA APS – IL DISPARI

DILA-IL DISPARI

 

DILA APS - IL DISPARI 2024 Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI 2024 Redazione culturale

IL DISPARI video premiazione stelle 2021

DILA APS – IL DISPARI 2024 Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI 2023 Redazione culturale

Gaetano Di Meglio

DILA APS - IL DISPARI 2024 Redazione culturale

Direttore del quotidiano Il Dispari

DILA & IL DISPARI 2017 Redazione culturale

distribuito in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli

Il mattino logo

dilaaps@dilaaps.it

Per ulteriori informazioni rispondo dal 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24 con avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi.
Bruno Mancini

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DILA APS – IL DISPARI tutte le pubblicazioni della Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI I tutte le pubblicazioni della Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI

DILA-IL DISPARI

IL DISPARI video premiazione stelle 2021

DILA APS – IL DISPARI 2024 Redazione culturale

DILA APS – IL DISPARI 2023 Redazione culturale

Gaetano Di Meglio

Miramare Gaetano .jpg

Direttore del quotidiano Il Dispari

DILA & IL DISPARI 2017 Redazione culturale

distribuito in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli

Il mattino logo

ha scritto:

Al Presidente Bruno Mancini e a tutti i Soci Fondatori dell’Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

  • Cari amici, come da accordi verbali con Bruno Mancini ed in considerazione della valenza culturale e sociale dei progetti proposti dalla “nostra” Associazione DILA, ho piacere di rendere disponibile una pagina settimanale del quotidiano Il Dispari, da me diretto, per offrire una costante informazione dei programmi DILA ed una qualificata presentazione delle Opere e degli Artisti che vorrete mettere in mostra.
    Tutto ciò tenendo in massima evidenza possibile il rapporto con la realtà geografica, isola d’Ischia in primis, nella quale viene distribuita la testata Il Dispari che, vi ricordo, è venduta in abbinamento con il quotidiano Il Mattino di Napoli.
    La pagina sarà inserita, salvo imprevisti, nell’edizione del lunedì.
    Il format suggerito è quello di 2-3 articoli della lunghezza totale di circa 6.000 battute spazi compresi con l’aggiunta di 1-2 foto.
    Augurando a DILA e al Il Dispari una felice e lunga collaborazione

————|————

Gaetano Di Meglio
Il Dispari Quotidiano | Il direttore

m. +39 346.6226480
u. +39 081.18909067
www.google.com/+gaetanodimeglio
dir@ildispari.com
www.ildispari.it

Alla attenzione di tutti gli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Nella pagina

IL Dispari 20150525 testata -comp

che il quotidiano Il Dispari (distribuito in edicola insieme al quotidiano Il Mattino di Napoli) ha recentemente assegnata all’attività redazionale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” (della quale sono Presidente), sarò lieto di pubblicare notizie di carattere artistico culturale indicate dagli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto.

Ciò vuole rappresentare il naturale proseguimento del programma di collaborazione con le varie forze operanti sul territorio che è parte integrante dei progetti culturali da me proposti con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.

Compatibilmente con lo spazio di volta in volta disponibile, e con l’avvertenza che i contenuti dovranno essere interessanti specialmente per la comunità ischitana, invito chi di voi vorrà partecipare a questa iniziativa ad inviarmi un cenno di adesione e gli opportuni recapiti telefonici/e-mail a

dilaaps@dilaaps.it

Per ulteriori informazioni rispondo dal 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24 con avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi.
Bruno Mancini

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Cicale contro Trapani e immondizie

Cicale contro Trapani e immondizie

Per la serie

Esopo news

Cicale contro Trapani e immondizie

A Ischia, ormai ad ogni ora del giorno in pieno centro Via Gemito, non si sentono più canti di uccelli e frinire di cicale, ma solo fastidiosi rumori di trapani, motoseghe a scoppio,  e betoniere, insieme al tanfo di immondizie!

Evviva le zone di silenzio e di igiene urbana… quando sono rispettate!

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Questionario sul Test IT-alert

Questionario sul Test IT-alert

Il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, oggi 12 settembre 2023 alle ore 12.00, ha inviato, in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche, il primo messaggio di prova della piattaforma di IT-Alert che dovrà avvisare la popolazione italiana, secondo le intenzioni di coloro che l’hanno ideata e attivata, in caso di impellente pericolo a causa di calamità naturali.

Questionario sul Test IT-alert

Salvo la verifica della corretta utilizzazione, perché non conosciamo entro quali parametri di rischio si attiverà né sappiamo i confini territoriali delle singole previsioni di rischio (per esempio quale sarà l’intensità minima dei terremoti segnalati, o quali segnali di problematiche idrogeologiche varranno per diffondere l’allerta…), risultano assolutamente inaccettabili le domande del testo allegato.

Per la serie
Esopo news

Perché, per allertami in caso di terremoto o sciagura equivalente, il sistema mi chiede di compilare un questionario in cui devo dirgli se sono maschio femmina o altro?
E poi anche l’età, e poi anche la marca del mio telefonino, e poi anche quando l’ho comprato… mancano solo il colore degli occhi e quanti peli ho sul culetto!

Inoltre, in calce al questionario è scritto che

“Questo contenuto è creato dal proprietario del modulo. I dati inoltrati verranno inviati al proprietario del modulo.
Microsoft non è responsabile per la privacy o le procedure di sicurezza dei propri clienti, incluse quelle del proprietario di questo modulo. Non fornire mai la password.
Con tecnologia Microsoft Forms |

Il proprietario di questo modulo non ha fornito un’informativa sulla privacy su come utilizzerà i dati delle risposte.
Non fornire informazioni personali o sensibIl”

Questionario sul Test IT-alert tutto PDF

 

Questionario sul Test IT-alert

Bruno Mancini 

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Cronaca di un FATTO QUOTIDIANO

Cronaca di un FATTO QUOTIDIANO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02yq8NFS8C3PZXCctRsRpsNYAFPSphoSJREpGacuCsgXmHeDPvACtGB584fisPgbCal&id=100043851083004

Per la serie

Esopo news

Cronaca di un FATTO QUOTIDIANO

Sguazzando
nei fanghi
casamicciolesi
il grande
TRAVAGLIO
di una zoccola
sputacchia stronzetti
e stronzate.

Poesia di Bruno Mancini
30 novembre 2022

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Casamicciola dopo 112 anni…

Casamicciola dopo 112 anni…

Per la serie
Esopo news

Non sono bastati 112 anni per mettere in sicurezza Casamicciola terme dai fenomeni temporaleschi che aggiunge morti a morti dopo con una frequenza inquietante.

Ma forse sono i <capoccioni> che non vogliono risolvere il problema perché altrimenti dovrebbero privarsi di una bella gita vista mare!

Segnalazione di Salvatore Armando Santoro: 

21 Ottobre 1910 un altro disastro di tanti anni indietro ed il periodo è stato sempre quello autunnale (e mia madre aveva 4 anni).

 

Casamicciola dopo 112 anni…

Per la serie
Esopo news

A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

Non è solo da oggi che dico e scrivo che a Ischia ci sono, e non esagero, centinaia di situazioni a rischio come questa che ha causato l’ultima frana in ordine di tempo con otto morti accertati fino al momento in cui scrivo questo articolo e, pare, quattro dispersi.

Ischia è il massimo esempio, credo mondiale, di abusivismo edilizio sorretto dalla corruzione politica degli amministratori… non solo locali.

Alla principale causa scatenante la tragedia (tre frane staccatasi in un lasso di tempo di circa due ore del costone verticale del monte Epomeo in una notte di consistenti piogge), l’analisi dei motivi corresponsabili della sciagura vanno identificati nel fatto che ciò è avvenuto nello stesso luogo della precedente frana del mese di novembre 2009, nella stessa zona del terremoto del mese di agosto 2017, con le stesse caratteristiche climatiche della precedente, coinvolgendo manufatti e opere pubbliche ugualmente edificati in spregio ad ogni indicazione urbanistica, senza che ancora, da allora, sia stato approntato un solo piano di evacuazione, con ingenti somme destinate alla protezione idrogeologica e sismica finite nei rivoli della “beneficenza” elettorale, con la protezione civile locale sufficiente a spegnere qualche incendio di sterpaglia, con i mezzi di trasporto fermi nei porti per mareggiate comunque di normale amministrazione invernale (perché gli armatori corruttori non permettono di attivare un porto in terraferma -Torregaveta – distante meno di dieci minuti che consentirebbe i collegamenti con ogni tipo di tempesta) ecc. ecc. e, se non non sono bastate queste ben note considerazioni per mandare in galera corrotti e corruttori, allora vuol dire che dovrebbe essere verificato se non sia probabile che corrotti ed inutili sono i PM i CC i giudici ecc.

Negli ultimi anni sull’isola d’Ischia ci sono stati crolli dovunque, molti sottaciuti perché non hanno causato vittime, alcuni, ma pochi, venuti a conoscenza della comunità locale, quasi nessuno giunto sulle pagine nazionali.

Però, ieri un ben noto politico isolano ha usato il tempo a sua disposizione della intervista tv per dire che, in fondo, l’isola è grande, Casamicciola è il comune minore, e che per Natale siamo tutti belli e pronti per accogliere i turisti… non si sa in quale sicurezza, mentre un amministratore, sempre ischitano, di primo piano ha bacchettato i politici e gli organi di stampa che stanno mettendo in luce le cause del disastro iniziando un suo scritto con “Non aggiungete al fango”.

Siamo al paradosso: i colpevoli accusano i grilli parlanti.

La Frana-E Noi

Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…

… e scrivo in prosa

mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti

speculatori

politici collusi

giudici compiacenti

la malavita della bella vita

i giornalisti fuochi di paglia

assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)

i settemila imputati
di “Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere

i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo

me

gli altri come me

me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.

Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!

Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.

La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.

Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.

Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!

Bruno Mancini15/16 Novembre 2009

La Frana – E Noi.

Nunzia Zambardi – La frana e noi

Casamicciola frana

Ordinato lo sgombro di vaste zone abitative di Lacco Ameno

La Frana

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A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

Per la serie
Esopo news

A Casamicciola si muore sotto le frane e nell’abusivismo edilizio

Non è solo da oggi che dico e scrivo che a Ischia ci sono, e non esagero, centinaia di situazioni a rischio come questa che ha causato l’ultima frana in ordine di tempo con otto morti accertati fino al momento in cui scrivo questo articolo e, pare, quattro dispersi.

Ischia è il massimo esempio, credo mondiale, di abusivismo edilizio sorretto dalla corruzione politica degli amministratori… non solo locali.

Alla principale causa scatenante la tragedia (tre frane staccatasi in un lasso di tempo di circa due ore del costone verticale del monte Epomeo in una notte di consistenti piogge), l’analisi dei motivi corresponsabili della sciagura vanno identificati nel fatto che ciò è avvenuto nello stesso luogo della precedente frana del mese di novembre 2009, nella stessa zona del terremoto del mese di agosto 2017, con le stesse caratteristiche climatiche della precedente, coinvolgendo manufatti e opere pubbliche ugualmente edificati in spregio ad ogni indicazione urbanistica, senza che ancora, da allora, sia stato approntato un solo piano di evacuazione, con ingenti somme destinate alla protezione idrogeologica e sismica finite nei rivoli della “beneficenza” elettorale, con la protezione civile locale sufficiente a spegnere qualche incendio di sterpaglia, con i mezzi di trasporto fermi nei porti per mareggiate comunque di normale amministrazione invernale (perché gli armatori corruttori non permettono di attivare un porto in terraferma -Torregaveta – distante meno di dieci minuti che consentirebbe i collegamenti con ogni tipo di tempesta) ecc. ecc. e, se non non sono bastate queste ben note considerazioni per mandare in galera corrotti e corruttori, allora vuol dire che dovrebbe essere verificato se non sia probabile che corrotti ed inutili sono i PM i CC i giudici ecc.

Negli ultimi anni sull’isola d’Ischia ci sono stati crolli dovunque, molti sottaciuti perché non hanno causato vittime, alcuni, ma pochi, venuti a conoscenza della comunità locale, quasi nessuno giunto sulle pagine nazionali.

Però, ieri un ben noto politico isolano ha usato il tempo a sua disposizione della intervista tv per dire che, in fondo, l’isola è grande, Casamicciola è il comune minore, e che per Natale siamo tutti belli e pronti per accogliere i turisti… non si sa in quale sicurezza, mentre un amministratore, sempre ischitano, di primo piano ha bacchettato i politici e gli organi di stampa che stanno mettendo in luce le cause del disastro iniziando un suo scritto con “Non aggiungete al fango”.

Siamo al paradosso: i colpevoli accusano i grilli parlanti.

La Frana-E Noi

Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…

… e scrivo in prosa

mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti

speculatori

politici collusi

giudici compiacenti

la malavita della bella vita

i giornalisti fuochi di paglia

assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)

i settemila imputati
di “Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere

i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo

me

gli altri come me

me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.

Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!

Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.

La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.

Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.

Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!

Bruno Mancini15/16 Novembre 2009

La Frana – E Noi.

Nunzia Zambardi – La frana e noi

Casamicciola frana

Ordinato lo sgombro di vaste zone abitative di Lacco Ameno

La Frana

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Marco Werba alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival

Marco Werba, il noto compositore, autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon“ diretto da Ridha Behi è ospite della kermesse il 17 novembre 2022

 

Alla 44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF), tra i 15 festival riconosciuti come di categoria ”A”, che ha aperto i battenti lo scorso 13 novembre, il cinema europeo sta facendo parlare di sé grazie anche ad una nutrita presenza che vede il M° Marco Werba tra gli ospiti della kermesse il 17 novembre in quanto autore della colonna sonora del film in concorso “L’Ile du Pardon” (titolo italiano “L’Isola del Perdono”),

Diretto dal regista Ridha Behi, il film che vede tra gli interpreti Claudia Cardinale, Paola Lavini e Katia Greco, vanta per la parte musicale la firma del M° Werba, registrata a Londra, con le recording sessions che si sono svolte presso i prestigiosi Angel Studios situati in Upper Street, coordinati da Jojo Arvanitis (Orchestra contractor) e da Dom Domalos Kelly (Score coordinator).

Accreditato dalla federazione internazionale delle associazioni di produttori cinematografici il Cairo International Film Festival (CIFF) mira, quale scopo istituzionale a contribuire allo sviluppo dell’arte e della tecnica del cinema, e ad incoraggiare il dialogo interculturale. Nella competizione internazionale di quest’anno, ancora una volta, la presenza europea nella categoria principale è notevole: ben 9 films in concorso sono produzioni o coproduzioni europee, tra cui alcune world premières. Tra le novità in anteprima, figura proprio anche “L’Ile du Pardon”  di Ridha Behi (Tunisia/Libano/USA).

Il compositore Marco Werba finora ha già vinto, per le musiche di questo film, il premio Colosseo d’Oro. Altissima, infatti, la qualità di questa colonna sonora, con l’eccellente performance della “English Session Orchestra”. La canzone del film, infine, è stata eseguita dal soprano Ellen Williams, che ha anche scritto il testo in inglese.

Il leitmotiv del film conferma la grande vena melodica di Marco Werba, al secolo Marc Adam Werblowsky, che ricordiamo essere nato a Madrid, con alle spalle studi classici in Francia, in America e in Italia, esattamente a Roma, dove attualmente vive.

Trattasi di un musicista e direttore d’orchestra noto ed apprezzato nell’ambiente cinematografico, dal background completo e dalla raffinata e colta sensibilità artistica. Al suo attivo, titoli cinematografici di spessore quali Zoo, Anita, Giallo, Amore e libertà – Masaniello, Il delitto Mattarella, Seguimi e Pop Black Posta e La Grande Guerra del Salento.

Silvana Lazzarino

 

44ma edizione del Cairo International Film Festival (CIFF)

ospite il 17 novembre 2022 il Maestro Marco Werba

autore della colonna sonora del film in concorso

L’Ile du Pardon “diretto da Ridha Behi

13-  22 novembre 2022

 

Alcuni articoli di silvana Lazzarino usciti su Emmegiischia e Il Dispari

Emmegiischia: Silvana Lazzarino partecipa al convegno “Le donne raccontano”

Emmegiischia: Roberta Damiata-prima-donna

Emmegiischia: La solitudine nei film di Philip Groening

Emmegiischia: Gli scatti di Llisetta Carmi documentano il senso della vita

 

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Cancellare mio account facebook

Cancellare mio account facebook
OK operazione terminata.

 

Cancellare mio account facebook

Carissimi, ho quasi terminato il download di OGNI mia iniziativa su fb.
Questa è stata un’attività necessaria affinché io possa, nei prossimi giorni, (in ragione della già comunicata protesta contro le ingiuste ed ingiustificate censure messe in atto contro di me dagli insulsi cervelletti di fb) cancellare DEFINITIVAMENTE questo mio account.
Potrete continuare a contattarmi alla e-mail bruno@emmegiischia.com
Ringrazio tutti voi per i tanti interessanti incontri e anche per quei pochi “scontri” sempre sviluppati nell’ambito di una sana e civile dialettica.
Ciao ciao

Visionari di spam – Insulsi cervelletti di facebook

 

Alla ricerca dei percome – Insulsi cervelletti di fb bloccano poesie di pace

 

Cervelletti insulsi di face sono di nuovo nella cacca

 

Solidarietà a Carla Leonard e insulti agli insulsi cervelletti

 

Gli insulsi cervelletti di face

Insulsi cervelletti di face

https://www.emmegiischia.com/wordpress/page/2/?s=insulsi#:~:text=Un%20virus%20che%20sta%20girando%3F%20Insulsi%20cervelletti.%20Esopo%20news

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Un super bacucco 

Un super bacucco

Per la serie

Esopo news

Un super bacucco

Proteste sconclusionate

Il ’68 è passato e ai giovani conviene capirlo

VITTORIO FELTRI

Da quando sono nato, anzi da quando ho cominciato a capire qualcosa, sento discorsi relativi ai problemi dei giovani, che naturalmente cambiano col passare degli anni ma restano centrali nel dibattito nazionale.

Negli anni Cinquanta spadroneggiavano i teppisti, termine che deriva da teppa, cioè periferia.

Si trattava di giovanastri inclini a delinquere, piccoli reati, furtarelli, qualche rapina. Essi furono i primi in Italia ad indossare i jeans allo scopo di imitare gli americani, senza sapere che quel tipo di corredo di pantaloni fu inventato dai genovesi, uno dei quali peraltro scoprì l’America.

Se ci pensate è tutto da ridere.

Vabbè, ridiamo. Poi arrivarono gli anni Sessanta e dei teppisti non si è più neppure parlato.

I ragazzi sono sempre più svelti ad abbracciare le mode ma sono anche i primi ad abbandonarle per sposarne di nuove.

Infatti irruppero sulla scena i sessantottini, imbecilli eccellenti che misero a soqquadro il Paese.

Ne combinarono di ogni colore, nelle università e perfino nei licei.

La loro specialità era l’aggressione dei presunti avversari politici.

Nei loro settimanali cortei chi non era manifestamente di sinistra veniva picchiato a sangue. All’epoca ero cronista e mi toccava di raccontare le bravate collettive degli studenti che, per distinguersi indossavano l’eskimo.

Feltri è un bacucco

Ho messo il primo jeans negli anni 50… e non ero un teppista: Feltri è un bacucco.

Feltri è un bacucco bis

Ho fatto il ’68… e non ho mai preso a sprangate qualcuno: Feltri è un bacucco bis.

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